A distanza di 500 anni il Lotto ha sempre il suo appeal
“Gli italiani ed il gioco d’azzardo”. E’
questo il titolo dello studio prodotto dall’istituto Queris
coinvolgendo oltre 2.000 cittadini.
Stando a quanto emerso il Lotto (e il Superenalotto) è il secondo gioco più diffuso fra gli intervistati. Lo precede solo il Gratta&Vinci, mentre sembra avere più appeal delle scommesse sportive e dei casinò online.
Ma a colpire sono le motivazioni che spingono le persone a giocare con un prodotto che ha alle spalle più di cinquecento anni.
Il 27,9% ammette di giocare per vincere; il 26,2% perché lo trova divertente; il 16,4% per tentare la sorte; l’11,5% perché è un passatempo semplice, veloce ed economico; il 9,8% gioca soltanto quanto il montepremi in palio è ragguardevole; infine, l’8,2% lo fa per abitudine.
Quanto spendono quotidianamente gli italiani nel gioco d’azzardo?
La maggior parte degli intervistati, quasi il 90%, si piazza in un range che va da poco più di 1 euro a meno di 100.
In particolare, il 43,1% del campione ammette che al massimo in un giorno spende una cifra compresa fra l’1 ed i 10 euro. Per un altro 45,2% questa cifra oscilla fra i 10 ed 100 euro.
Curioso, infine, notare come questi ultimi dati varino a seconda del sesso degli intervistati. Fra le donne il 54% ricade nella prima fascia di spesa, quella fra 1 e 10 euro, mentre il 41% nella seconda. Al contrario fra gli uomini è il 39,8% a far parte della prima fascia, mentre il 41% si trova nella seconda.
Insomma, come scritto qualche riga sopra, nonostante il Lotto abbia superato i cinque secoli di vita riscuote sempre un certo successo fra gli italiani.
E pensare che tutto era nato, quasi per caso a Genova. Perché nel capoluogo ligure c’era l’abitudine di scegliere tramite sorteggio i membri dei Serenissimi Collegi che avrebbero guidato il territorio. Il meccanismo di scelta era abbastanza semplice: da un elenco di centoventi persone degne di ricoprire questo ruolo erano casualmente estratti cinque nomi.
Di lì a qualche decennio l’elenco dei candidati sarebbe sceso a novanta e, per mantenere l’anonimato, i nominativi sostituiti da numeri.
Nacque così il “Giuoco del Seminario” e i cittadini della Repubblica di Genova cominciarono a scommettere somme di danaro sui numeri/nominativi che sarebbero stati estratti.
La regolamentazione del gioco del Lotto sarebbe infine arrivata nel 1863 con gli importi incassati che avrebbero poi concorso alla costruzione del bilancio statale.
Stando ad un’altra ricerca, quella dell'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, i passatempi più apprezzati dai player online risultano essere i casinò games autorizzati AAMS, come ad esempio casino.netbet.it, quindi le scommesse sportive, il poker nelle versioni torneo e cash game, infine, con una fetta di mercato pari al 10% del totale, una serie di giochi fra cui spicca, tanto per ribadire, il lotto.
E non a caso proprio online sono sorti una miriade di portali in cui gli appassionati di questo gioco si scambiano consigli e dritte.